I resoconti mediatici sui disastri climatici del 29 ottobre, tra danni e vittime sembrano più che altro un bollettino di guerra. E con ogni probabilità proprio di una guerra si tratta, pur se condotta con armi non convenzionali. Già di prima mattina circolava l’immagine satellitare che segue, che purtroppo mancando di qualunque riferimento lascia il tempo che trova: ma se rappresentasse davvero la situazione meteorologica nelle prime ore della giornata, evidenzierebbe proprio l’utilizzo su ampia scala sulla nostra penisola di sistemi d’arma esotici (leggi: HAARP e/o tecnologie elettromagnetiche similari) con le conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti.
venerdì 2 novembre 2018
È GUERRA. SENZA SE E SENZA MA.
I resoconti mediatici sui disastri climatici del 29 ottobre, tra danni e vittime sembrano più che altro un bollettino di guerra. E con ogni probabilità proprio di una guerra si tratta, pur se condotta con armi non convenzionali. Già di prima mattina circolava l’immagine satellitare che segue, che purtroppo mancando di qualunque riferimento lascia il tempo che trova: ma se rappresentasse davvero la situazione meteorologica nelle prime ore della giornata, evidenzierebbe proprio l’utilizzo su ampia scala sulla nostra penisola di sistemi d’arma esotici (leggi: HAARP e/o tecnologie elettromagnetiche similari) con le conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti.
sabato 13 ottobre 2018
SARDEGNA: CALAMITÁ NATURALE O GUERRA CLIMATICA?
lunedì 17 settembre 2018
IL COMPLOTTO LOGORA CHI NON LO FA
venerdì 7 gennaio 2011
IL GRANDE FREDDO
Ironia della sorte, dieci anni dopo l’Europa settentrionale è avviluppata da una morsa di freddo che non si vedeva da tempo, con record locali di basse temperature che non si registravano da secoli. Ma lo stesso vale per gli Stati Uniti, dove la neve è caduta persino nel deserto dell’Arizona e in California.
Che dire poi delle nevicate in Australia? Si tratta di un’anomalia particolarmente significativa e preoccupante, se si considera che in quell’emisfero questo è il periodo estivo, alla quale si sono aggiunte le inusitate e devastanti alluvioni che hanno martoriato il Queensland.
Il lungo elenco delle più recenti stranezze meteorologiche non sembra aver scalfito più di tanto le certezze dei sostenitori del riscaldamento globale di origine antropogenica, che anzi le presentano come una paradossale conferma della loro teoria sempre più traballante, senza alcun senso del ridicolo. Un dato apparentemente certo è che queste anomalie sono state indotte da una radicale modificazione del “jet stream”, la corrente a getto che normalmente soffia dall’Atlantico sopra l’Europa settentrionale e che ora si è spostata di svariate centinaia di chilometri più a sud.
La logica domanda a questo punto è: cosa ha provocato lo spostamento del jet stream? La risposta potrebbe avere a che fare col progressivo rallentamento della Corrente del Golfo e conseguentemente del “nastro trasportatore” di quella nordatlantica, osservato in decenni di studi, e recentemente sfociato in un “blocco” favorito dal disastro petrolifero nel Golfo del Messico, come illustrato alcuni mesi fa da Gianluigi Zangari, fisico del CNR.
Le conseguenze sul clima sono imprevedibili, ma puntano all’avvento di una nuova Era Glaciale (piccola o meno che sia) che attanaglierà il continente europeo nei prossimi anni. Va detto che nell’equazione vanno considerati anche i cicli solari e l’insolita attività della nostra stella. Una brillante disamina su questi meccanismi è reperibile qui. Se questa tendenza climatica si dimostrerà attendibile, come sembra, immaginate quali conseguenze potrà avere per le coltivazioni e le derrate alimentari, se ad esempio le nevicate si protrarranno ben oltre la norma... gli elementi per una potenziale crisi alimentare mondiale ci sono tutti.
Un aspetto da non trascurare è proprio l’attuale situazione nel Golfo del Messico, di cui nessuno parla più: a parte le numerose, gravi patologie manifestate da molti dei residenti, in particolare fra coloro che hanno partecipato alle operazioni di ripulitura, sembra che la fuoriuscita di petrolio sia tutt’altro che cessata (qualcuno stima che almeno il 79% di tutto quello disperso durante l’emergenza si trovi ancora lì, adagiato sul fondo del mare) e che la BP stia pompando enormi quantità di Corexit (il solvente estremamente tossico utilizzato sin dall’inizio per dissolvere e “precipitare” il petrolio in profondità) direttamente in corrispondenza delle falle, coadiuvata dalle forze armate USA che lo spruzzano con dei C-130 sulla superficie del mare di notte, per non essere notati dalla popolazione. La monumentale quantità di agenti chimici tossici dispersi imporrà un pesantissimo, forse fatale tributo all’ambiente di un’area vastissima e alle popolazioni che ci vivono. Le conseguenze per l’ecosistema, la catena alimentare e la salute di milioni di persone sono semplicemente catastrofiche e, quel che è peggio, numerosi elementi suggeriscono che non si sia trattato di fatalità o incompetenza. Appena possibile, compilerò una dettagliata sintesi degli eventi e della loro gestione da parte delle cosiddette “autorità”, allo scopo di tracciare un quadro di quello che la storia ricorderà come il più grave disastro ambientale dell’era moderna.
Negli ultimi giorni una eccezionale morìa di pesci e di uccelli ha inizialmente interessato lo stato dell’Arkansas, per poi estendersi virtualmente in tutto il mondo (1, 2).
Ecco alcuni dei resoconti locali: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8.
Lungi dall’essere un semplice fenomeno “fortiano” (come le celeberrime piogge di rane viste nel film Magnolia...), si tratta di un evento che sta disorientando autorità e studiosi. Dopo le prime fantasiose spiegazioni ufficiali (come i botti di capodanno che avrebbero disorientato e stordito gli uccelli), escluso un avvelenamento (la strage ha interessato selettivamente specifiche specie di animali), ora i ricercatori si stanno sbizzarrendo con svariate ipotesi, una delle quali mi trova concorde. Alcuni elementi, infatti, suggeriscono che ad essere implicato potrebbe essere il solito sistema HAARP o sistemi elettromagnetici analoghi. Se fosse così, dobbiamo pensare a una sorta di test, o a qualcosa di ancor più sinistro e minaccioso?
Per concludere, una stranezza che ha riguardato questo fiume nel Goldstream Provincial Park, isola di Vancouver, Canada, che per circa un’ora è diventato inspiegabilmente verde brillante per poi tornare del tutto normale. Al momento, non esistono spiegazioni del fenomeno.
martedì 28 settembre 2010
STORIE DI STRA(KER)ORDINARIA FOLLIA
Ipotizzando che ci fossimo noi dietro un utente iscritto col nome di Straker (registrato con l’indirizzo email di rosario.marcianò@gmail.it dal quale è giunta la risposta di verifica) che si è spacciato per il vero Rosario Marcianò, quest’ultimo (senza sentirsi in dovere, vista la rilevanza penale delle accuse formulate, di contattarci preventivamente via telefono o altro per un chiarimento) ha sporto denuncia, che in seguito ci è stata notificata dalla locale stazione dei Carabinieri. Non mi dilungo sui gravi disagi per Andrea (che ha dovuto, già in precarie condizioni di salute, perdere una giornata di lavoro passata in auto su e giù dalla Lombardia) e la perdita di tempo prezioso per me; né sul danno per l’immagine e la reputazione dei sottoscritti e delle nostre rispettive attività. Mai come in questo caso vale il detto che “Chi semina vento, raccoglie tempesta”...
Mi risulta che Marcianò, il quale si dichiara un esperto informatico, avesse già segnalato le attività in rete di questa persona sin dal giugno 2009, però ha atteso che quest’ultima arrivasse sul nostro forum per denunciarci. D’altra parte Andrea, ligio al detto cinese che “se qualcuno te la mette nel c..o, non muoverti: faresti il suo gioco!”, nonostante l’invito dei “provocatori” a congelare il forum, lo ha lasciato attivo e si è limitato ad aspettare che il falso Marcianò entrasse nel forum, ne ha tracciato l’IP, ha rintracciato l’azienda da dove originava il collegamento e in quattro e quattr’otto l’ha smascherato. Questo è il risultato:
Buonasera a tutti
Scrivo queste righe dopo essere venuto a conoscenza di quanto sta realmente accadendo tra il Sig. Marcianò e la redazione di NEXUS, in particolare mi riferisco ad una querela sporta dal
Sig. Marcianò maturata in seguito ad un crescendo di incomprensioni tra le due parti.
In qualche modo sono entrato anche io in questa storia, del tutto innocentemente ho infatti avuto l'idea di registrarmi nel forum di NEXUS con il nick ::Straker:: il nove di questo settembre, quello che è successo in seguito è di pubblico dominio.
Non è di pubblico dominio però quella che è stata la mia reale intenzione nel postare quegli interventi, che ricalcavano comunque il pensiero espresso dal Sig. Marcianò nel suo blog www.tankerenemy.com.
Prima di tutto non era mia intenzione impossessarmi dell'identità di nessuno, tantomeno tentare di delegittimarlo o creare dei problemi a lui o al forum di NEXUS.
L'unica mia vera intenzione era quella di aprire un canale di dialogo costruttivo, attraverso una rappresentazione caricaturale di quello che era il clima instauratosi nei confronti di Armando De Para.
Erano volate parole grosse tra la redazione di NEXUS e i gestori del sito tankerenemy, si parlava di agenti infiltrati, paranoia e questo già da ben prima del mio intervento, quello che ho fatto io è stato di esporre questa contrapposizione che si era venuta a creare, in termini volutamente esagerati in modo da indurre una riflessione tra le parti e tra quanti leggevano quel susseguirsi di accuse reciproche.
A chi ha giovato quell'atteggiamento, a nessuno credo, ed il mio intervento, volente o nolente ha comunque smosso qualcosa, anche se purtroppo ha sortito l'effetto contrario di quello che volevo ottenere, un ulteriore inasprimento della situazione, culminata in una querela verso la redazione di NEXUS.
Per questo sono qui a scrivere questa lettera questa sera, dopo una chiacchierata con Andrea sono giunto alla conclusione che, per quello che mi attiene, porgo le mie più sentite scuse ai gestori di tankerenemy Antonio e Rosario Marcianò, sperando che vogliano accettarle e ribadisco che il mio intervento non era mirato nè alla diffamazione nè tantomeno alla loro delegittimazione.
Porgo le mie scuse alla redazione di NEXUS e a Tom Bosco nella misura nella quale i miei interventi possano aver contribuito all'inasprimento dei rapporti tra loro e Marcianò.
Spero che la situazione possa essere ricondotta ad un clima di serenità e cooperazione e che venga sotterrata l'ascia di guerra che vedo agitarsi in aria, quest'ascia ha già causato del dolore a tutti.
Informo anche che provvederò a cancellare l’utenza ::Straker::
Ringrazio Andrea per la disponibilità e per aver capito il mio punto di vista.
Autorizzo la redazione di NEXUS a pubblicare, se necessario, questa lettera, omettendo di specificare le mie generalità.
Questa storia mi è già costata troppo.
In fede
E. L.
A questo punto è lecito domandarsi se il vero scopo della denuncia in questione fosse di identificare il “falso” Straker o non invece arrecarci danno e delegittimare la nostra attività... Come ricorderà chi ha seguito i prodromi di questa penosa vicenda, la prima scintilla è scoccata quando abbiamo prima accettato nel forum e poi addirittura elevato al rango di “provocatore” di una sezione un tal Gucumatz, nonostante ci fosse stato segnalato che si trattava di un personaggio indubbiamente problematico. Sollecitati da Marcianò ad allontanarlo dal forum in quanto a suo dire si trattava di un noto disinformatore membro del CICAP, non abbiamo accettato di farlo, nonostante potesse anche essere chi viene affermato che sia. Abbiamo chiarito che sul forum di NEXUS chiunque ha il diritto di esprimere le proprie idee. Come dice Andrea, nel nostro forum i "rifiuti" vengono “trattati e riciclati” (la sua specialità...), essendo una sorta di “centro di recupero” per la variegata umanità che lo frequenta: professionisti plurilaureati, preti, santoni, contattati, di tutto e di più! Per questo non esistono moderatori, bensì provocatori, degni dei “peggiori bar di Caracas”. Va poi sottolineato che vi sono molti modi di provocare: chi viene allo scopo di provocare gratuitamente, trova poi pane per i suoi denti, ma il fatto di accettare invece di confrontarsi civilmente con gli altri crea fra i gestori e i partecipanti alle discussioni una fertile sinergia, un momento di crescita personale e collettiva. Gucumatz ci ha dato questa possibilità, ricevendone in cambio l’occasione di capire qualcosa di più.
In questo mondo alla rovescia, dove i veri scettici passano per complottisti, i presunti scettici si bevono qualunque idiozia purché di fonte ufficiale o “specialistica”, e i liberi pensatori diventano disinformatori, capita anche che qualcuno si appropri indegnamente di un nome e millanti poi una sostituzione di persona. Ed Bishop si starà rivoltando nella tomba, ma per noi rimane l’unico, vero e inimitabile Comandante Straker che, quando eravamo ragazzini, difendeva la nostra Terra dagli invasori alieni. Grazie, Ed!